sabato 24 maggio 2014

ACCOPPIAMENTO, GRAVIDANZA  PARTO E GESTIONE DI UNA CUCCIOLATA.

ZAIRA Cucciola di AST appena nata
 
PREPARARSI
Nel corso di questi mesi mi sono trovata a dover rispondere sempre più spesso alle domande di chi, dopo aver preso con se una bella cagnolina con un buon pedigree, ha deciso o comincia pensare di farle avere dei cuccioli. Ecco prima domanda che a tutti si pongono : è opportuno che un privato senza esperienza faccia una cucciolata? La mia risposta (ovviamente contro corrente rispetto al pensiero del 90% degli allevatori  italiani) è:  certo perché no? Il punto è sempre lo stesso, prendere le cose con serietà  facendo tutto quello che è necessario per garantire la salute della mamma e dei cuccioli e, ovviamente, trovare a questi ultimi una sistemazione ottimale. Anzi sono sicura che una cucciolata nelle mani di un amorevole e ben informato padrone stia centomila volte meglio di quelle nate in allevamenti con magari 20 fattrici!
Prima di tutto bisogna chiedersi quando e prepararsi,  ma non c’è fretta, passeranno almeno 18 mesi prima che la vostra cagnolina sia pronta per essere accoppiata. Una femmina va accoppiata non prima del secondo calore anche se sarebbe preferibile  il terzo.  Considerando che il primo calore compare, in genere non prima dei 6 mesi e ha intervalli sempre di circa 6 mesi ( alcune cagne hanno cicli differenti) ecco che in genere la prima cucciolata arriva intorno ai 2 anni.
Come prepararsi e che accertamenti fare al cane? Dal momento in cui decidiamo che la nostra cagnolina avrà dei cuccioli dobbiamo cominciare ad effettuare su di lei una serie di accertamenti  che mettano a riparo la futura progenie da malattie genetiche ereditarie.  Effettueremo sul cane un test dell’atassia per controllare che non sia portatore (www.antagene.it) ed effettueremo ecocardiogramma e lastre anca e gomito ( dopo i 12 mesi) per accertarci che non abbia difetti congeniti al cuore o gradi di displasia che la rendano inabile alla riproduzione.  Ovviamente parliamo di AST perche poi ogni razza ha le sue malattie che andranno testate.
Una volta stabilito che la femmina è abile alla riproduzione, dopo aver scelto il maschio ( che avrà gli stessi test della femmina) aspettiamo che si avvicini l’inizio del calore.
IL CALORE E L’ACCOPPIAMENTO
Avvicinandosi  alla data presunta del calore in cui si desidera accoppiare la propria cagnolina consiglio di effettuare un richiamo vaccinale e una sverminazione completa  e di iniziare la somministrazione dell’acido folico nei dosaggi consigliati dal veterinario specializzato in riproduzione e neonatologia con il quale intanto avrete preso contatti. E’ essenziale inoltre effettuare su stallone e fattrice prelievi di sangue per la ricerca dell’ Herpes virus e discutere con il veterinario dell’opportunità di pianificare un piano vaccinale.
In genere la cagnolina manifesterà i primi sintomi del calore con gonfiore della vulva e perdite di sangue ( ci sono calori atipici o silenti che mancano di questi segnali e spesso l’unico ad accorgersi che la cagna è in calore è il maschio).  Questa è la fase è detta PROESTRO, la cagnolinasi prepara all’ovulazione ma non è ancora fertile e non accetta il maschio che invece comincia ad essere attratto dalla femmina, per tale motivo, e per evitare di stressare entrambi e bene tenerli separati  in questa fase. La durata se pur variabile per ogni cagna è di circa 10 giorni ( puo durare anche 3 o
20)
A questo punto la femmina entra nella fase detta di ESTRO, Il progesterone è aumentato, la canga ovula, accetta il maschio e si accoppia. Spesso, ma non sempre, questa fase corrisponde con la fine delle perdite ematiche.  Molti dicono che una sola monta basta e avanza ma io preferisco effettuare 2 o 3 monte a secondo dei risultati del livello di progesterone sierico cominciando a monitorare la cagna a partire dal 6° giorno dall’inizio delle perdite. Sostanzialmente si tratta di far effettuare al veterinario un prelievo di sangue e uno striscio vaginale fino ad avere un valore di progesterone nel sangue ottimale e poter effettuare l’accoppiamento. Per esempio 1° monta quando il valore è 8/10 e poi ripetere le monte a giorni alterni per 3 volte. Questo è un valido ausilio quando il maschio non è nostro e bisogna portare la femmina da lui, in questo caso la determinazione del momento giusto è essenziale. Se invece il maschio vive insieme alla femmina il monitoraggio può avvenire avvicinando i due ( non lasciandoli sempre insieme perche rischiamo solo di farli litigare quando la femmina ancora non è recettiva)  quando la femmina si sente pronta inviterà il maschio con segnali evidenti come quello di spostare la coda.
DIESTRO, la femmina ricomincia a rifiutare il maschio, la vulva riprende le sue dimensioni normali. In questa fase che la cagna sia gravida o meno il progesterone continua ad aumentare e non esistono esami che possano dirci se è rimasta incinta. Solo con l’ausilio di un buon ecografo dopo i 21/25 giorni possiamo sapere se la monta è andata a buon fine.
 
LA GRAVIDANZA e il PARTO
Finalmente verso i 21/25 giorni dalla monta abbiamo, con la prima ecografia,conferma che la nostra femmina è incita, così ci prepariamo con impazienza al lieto evento.  La gravidanza dura circa 60 giorni ( da un minimo di 57 a un massimo di 63), tempo necessario per preparare tutto il necessario e documentarci per affrontare il paro. Prima di tutto dopo circa 30 giorni sostituiremo il cibo della nostra cagnolina con un cibo per cuccioli più ricco di grassi e proteine e più adatto a sostenere gravidanza ed allattamento.
Prepariamo una cassa da parto adeguata e antischiacciamento con intercapedini laterali ed una lampada rossa riscaldante da mettere sopra mamma e cuccioli. Facciamo scortai di giornali vecchi e asciugamani. 
Verso i 50 giorni e comunque dopo la mineralizzazione dello scheletro del feto( prima gli scheletri non sono rilevabili) è possibile effettuare una radiografia per sapere quanti sono i cuccioli, cosa quasi impossibile da fare con l’ecografia. Perché conoscere il numero dei feti? Per sapere se il cane ha in effetti espulso tutti i cuccioli con il parto oppure c’è qualche feto ritenuto che se lasciato li compromette la vita del nostro cane, così o si fa una radiografia prima del parto ( alcuni però temono l’effetto dei raggi x sui feti e non utilizzano questo esame) oppure a fine parto un veterinario con un ecografo portatile dovrà venire a controllare che la cagna abbia veramente finito di partorire.
Parliamo con il veterinario e ripetiamo 3 o anche 4 volte la domanda: sicuro che posso chiamarti anche alle 4 di notte? In caso il nostro veterinario non vi assicuri reperibilità dobbiamo organizzarci e trovare chi invece possa assicurarcela. I CANI HANNO LA MERAVIGLIOSA BITUDINE DI PARTORIRE DI NOTTE! Nella maggior parte dei casi il cane farà tutto da solo ma se qualcosa dovesse andare storto dobbiamo sapere a chi rivolgerci.
I segnali che il parto è imminente sono la perdita di appetito ( non è però una regola) e l’abbassamento della temperatura corporea da –38°/39°a 37° a causa del’’ abbassamento del progesterone ematico. Questò però può capitare anche  24 h prima dell’espulsione del primo feto. Segnali che invece il cane stà per partorire a breve sono irrequietezza, pianto e soprattutto l’impulso di scavare per crearsi una tana, respirerà affannosamente e probabilmente girerà su se stessa. Arriverà alla rottura delle acque. Da questo momento in poi non dovrebbero passare più di 4 ore dall’espulsione del primo feto, se così fosse è consigliabile contattare il veterinario, cosi come se dovesse passare troppo tempo tra l’espulsione di un feto e l’altro. Qualche cucciolo può restare incastrato ( spesso capita quando la presentazione è podalica), potremmo prima di chiamare il veterinario provare ad aiutarlo tirandolo (LEGGERMENTE) verso il basso con movimenti ondulatori.  La mamma pulirà i cuccioli energicamente e provvederà a rianimarli , se doveste però vedere che un cucciolo non si rianima allora sarà necessario liberare le vie aeree con un panno, soffiare lievemente nel naso del cucciolo e massaggiarlo energicamente. Stesso discorso vale se la mamma non libbera immediatamente il cucciolo dal sacco nel quale nasce avvolto, allora anche in quel caso saremo noi ad aiutarla.
Un parto può durare anche 24 ore ed in genere gli ast partoriscono spesso di 8/10 cuccioli così ci si aspetta in genere una media di 8/12 ore di travaglio, considerando che nella maggior parte dei casi partoriscono di notte e che la cagna non può di certo essere lasciata sola ( la frase fate fare alla natura è come dire ad una donna di partorire attaccata ad un albero in giardino…. ) dobbiamo prepararci ad una lunga notte insonne e a prendere qualche giorno dal lavoro.
LA GESTIONE DELLA CUCCIOLATA
 
Finalmente sono nati tutti! A questo punto non ci resta che controlla che tutti i cuccioli ricevano il latte materno e che la mamma sappia dove mettere i piedi quando rientra nella cassa. La prima settimana non li lascio quasi mai, controllo che la mamma non li schiacci accidentalmente, attacco alle mammelle della mamma con frequenza i cuccioli più piccoli e sopratutti mi assicuro che la mamma mangi adeguatamente anche a costo di cucinarle 3 volte al giorno se non mangia i croccantini!!! L’allattamento è duro e avrà bisogno di tanta energia.
Un fattore molto importante è il calore, i cuccioli devono avere una lampada riscaldante e la stanza una temperatura di 22/25 gradi. Questa accortezza funziona anche come prevenzione contro un eventuale Herpes virus rimasto latente.
A circa 3 settimane dobbiamo fare la prima sverminazione sui cuccioli ma anche sulla mamma secondo le indicazioni del nostro veterinario, la sverminazione sui cuccioli va ripetuta per almeno 2 volte prima della consegna al nuovo proprietario. Dopo i 45 giorni possiamo vaccinare i cuccioli, inoculare il microchip e registrarli all’ASL canina. Intanto ci occuperemo anche della registrazione dei cuccioli all’ENCI per ottenere il pedigree ( per info www.enci.it) .  Verso i 20 giorni chiediamo al veterinario di spuntare le unghie dei cuccioli in modo che facciano meno male possibile alla mamma mentre allattano. ( NON FACCIAMOLO DA SOLI se non abbiamo esperienza, e unghie dei cuccioli sono vascolarizzate, rischiamo di fargli MALE!).
Quando i cuccioli hanno ormai aperto gli occhi e camminano è il momento di pensare allo SVEZZAMENTO!!!! Bisogna comprare delle crocchette STARTER che inizialmente andranno inumidite in acqua calda o come faccio io addirittura frullate per passare gradualmente al cibo solido.
RICIORDATE i cuccioli vanno tenuti alla luce naturale è possibilmente spesso al sole per favorire un corretto sviluppo scheletrico favorendo l’assimilazione di vitamina D ed un corretto equilibrio calcio fosforo!!!
In secondo luogo i cuccioli vanno alimentati con mangime di QUALITA’!
Preparate poi una zona dove tenere i cuccioli una volta che camminano ed escono dalla cassa perché qui arriva il difficile! Andranno puliti continuamente e devono restare con la mamma almeno fino a 60 giorni di vita, almeno!
Ci rendiamo che non è proprio una passeggiata ma un grosso impegno e una responsabilità e soprattutto che le spese per il mantenimento di una cucciolata sono tante! Detto questo faccio i miei migliori auguri a chi si appresta ad iniziare questa meravigliosa esperienza.
SE INVECE NON VOGLIO CUCCIOLI MA HO IN CASA MASCHIO E  FEMMINA?
Se maschio è femmina convivono dobbiamo essere consapevoli che evitare una cucciolata può rivelarsi un impresa davvero ardua. Io stessa con una delle mie prime femmine combinai un bel macello, non riuscii ad evitare che nascessero alcune cucciolate ravvicinate tanto da dover sterilizzare la femmina dopo che aveva partorito per ben 4 volte! Dopo le prime due gravidanze volute si susseguirono due calori, uno silente ( non ci si accorge che la femmina è in calore) e nel successivo il maschio riuscì a scalare la recinzione.  I maschi con le femmine in calore aprono porte chiuse a chiave,  aprono buchi nelle recinzioni o addirittura come nel mio caso le scalano!!!!! Credetemi per tenere separati un maschio e una femmina che vogliono accoppiarsi ci vogliono divisori adeguati e controlli continui . Questa cosa, imperdonabile per un allevatore ma anche per un privato mi convinse a costruire delle vere e proprie fortificazioni affinchè non si ripetesse il problema e per preservare la salute delle mie femmine.  Una femmina non deve mai partorire prima del 2 calore, riposare tra un calore e un altro, non avere mai più di 5 cucciolate nella vita e non partorire dopo i 7 anni di età così come da codice etico di allevamento diffuso dall’ENC. Considerate poi che anche se non avete un maschio in casa potete (mi è successo pure questo) trovarvi in giardino il cane del vicino. Il farmaco Abortivo è molto impegnativo per la cagna e il veterinario vi consiglierà di lasciarla partorire. 
La soluzione? La sterilizzazione è sempre a parer mio una buona idea. Una femmina che non partorisce mai va poi incontro a patologie uterine come il piometra ecc. Se invece non volete sterilizzare la cagna questa va tenuta separata dal maschio con molta attenzione, ricordate che una femmina può essere fertile dal 3° giorno di calore oppure esserlo ancora dopo 17 giorni.
 
Annalisa L.
 

 



 



1 commento:

  1. Come mi devo comportare con il maschio Padre che vive in casa e meglio tenerli divisi quando presentargli i suoi cuccioli .lui e molto buono e protettivo nei confronti della gestante .mi può dare qualche consiglio.j

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