ACCOPPIAMENTO, GRAVIDANZA PARTO E GESTIONE DI UNA CUCCIOLATA.
ZAIRA Cucciola di AST appena nata |
PREPARARSI
Nel corso di questi mesi mi sono trovata a dover rispondere
sempre più spesso alle domande di chi, dopo aver preso con se una bella
cagnolina con un buon pedigree, ha deciso o comincia pensare di farle avere dei
cuccioli. Ecco prima domanda che a tutti si pongono : è opportuno che un privato senza esperienza faccia una cucciolata?
La mia risposta (ovviamente contro corrente rispetto al pensiero del 90% degli
allevatori italiani) è: certo perché no? Il punto è sempre lo stesso,
prendere le cose con serietà facendo tutto quello che è necessario per
garantire la salute della mamma e dei cuccioli e, ovviamente, trovare a questi
ultimi una sistemazione ottimale. Anzi sono sicura che una cucciolata nelle mani di un amorevole e ben informato padrone stia centomila volte meglio di quelle nate in allevamenti con magari 20 fattrici!
Prima di tutto bisogna chiedersi
quando e prepararsi, ma non c’è
fretta, passeranno almeno 18 mesi prima che la vostra cagnolina sia pronta per
essere accoppiata. Una femmina va accoppiata non prima del secondo calore anche
se sarebbe preferibile il terzo. Considerando che il primo calore compare, in
genere non prima dei 6 mesi e ha intervalli sempre di circa 6 mesi ( alcune
cagne hanno cicli differenti) ecco che in genere la prima cucciolata arriva intorno
ai 2 anni.
Come prepararsi e che
accertamenti fare al cane? Dal momento in cui decidiamo che la nostra
cagnolina avrà dei cuccioli dobbiamo cominciare ad effettuare su di lei una
serie di accertamenti che mettano a
riparo la futura progenie da malattie genetiche ereditarie. Effettueremo sul cane un test dell’atassia per controllare che non sia
portatore (www.antagene.it) ed effettueremo ecocardiogramma e lastre anca e
gomito ( dopo i 12 mesi) per accertarci che non abbia difetti congeniti al
cuore o gradi di displasia che la rendano inabile alla riproduzione. Ovviamente parliamo di AST perche poi ogni
razza ha le sue malattie che andranno testate.
Una volta stabilito che la femmina è abile alla
riproduzione, dopo aver scelto il maschio ( che avrà gli stessi test della
femmina) aspettiamo che si avvicini l’inizio del calore.
IL CALORE E L’ACCOPPIAMENTO
Avvicinandosi alla
data presunta del calore in cui si desidera accoppiare la propria cagnolina
consiglio di effettuare un richiamo
vaccinale e una sverminazione completa e di iniziare la somministrazione dell’acido folico nei dosaggi
consigliati dal veterinario specializzato in riproduzione e neonatologia con il
quale intanto avrete preso contatti. E’ essenziale inoltre effettuare su
stallone e fattrice prelievi di sangue per la ricerca dell’ Herpes virus e discutere con il veterinario dell’opportunità
di pianificare un piano vaccinale.
In genere la cagnolina manifesterà i primi sintomi del
calore con gonfiore della vulva e perdite di sangue ( ci sono calori atipici o
silenti che mancano di questi segnali e spesso l’unico ad accorgersi che la
cagna è in calore è il maschio). Questa
è la fase è detta PROESTRO, la cagnolinasi
prepara all’ovulazione ma non è ancora fertile e non accetta il maschio che
invece comincia ad essere attratto dalla femmina, per tale motivo, e per
evitare di stressare entrambi e bene tenerli separati in questa fase. La durata se pur variabile
per ogni cagna è di circa 10 giorni ( puo durare anche 3 o
20)
A questo punto la femmina entra nella fase detta di ESTRO, Il progesterone è aumentato, la
canga ovula, accetta il maschio e si accoppia. Spesso, ma non sempre, questa
fase corrisponde con la fine delle perdite ematiche. Molti dicono che una sola monta basta e avanza
ma io preferisco effettuare 2 o 3 monte a secondo dei risultati del livello di progesterone sierico cominciando a
monitorare la cagna a partire dal 6° giorno dall’inizio delle perdite.
Sostanzialmente si tratta di far effettuare al veterinario un prelievo di
sangue e uno striscio vaginale fino ad avere un valore di progesterone nel
sangue ottimale e poter effettuare l’accoppiamento. Per esempio 1° monta quando il valore è 8/10 e poi ripetere le monte
a giorni alterni per 3 volte. Questo è un valido ausilio quando il maschio
non è nostro e bisogna portare la femmina da lui, in questo caso la
determinazione del momento giusto è essenziale. Se invece il maschio vive
insieme alla femmina il monitoraggio può avvenire avvicinando i due ( non
lasciandoli sempre insieme perche rischiamo solo di farli litigare quando la
femmina ancora non è recettiva) quando
la femmina si sente pronta inviterà il maschio con segnali evidenti come quello
di spostare la coda.
DIESTRO, la
femmina ricomincia a rifiutare il maschio,
la vulva riprende le sue dimensioni normali. In questa fase che la cagna
sia gravida o meno il progesterone continua ad aumentare e non esistono esami
che possano dirci se è rimasta incinta. Solo con l’ausilio di un buon ecografo
dopo i 21/25 giorni possiamo sapere se la monta è andata a buon fine.
LA GRAVIDANZA e il
PARTO
Finalmente verso i 21/25 giorni dalla monta abbiamo, con la prima ecografia,conferma che la
nostra femmina è incita, così ci prepariamo con impazienza al lieto
evento. La gravidanza dura circa 60
giorni ( da un minimo di 57 a un massimo di 63), tempo necessario per preparare
tutto il necessario e documentarci per affrontare il paro. Prima di tutto dopo
circa 30 giorni sostituiremo il cibo
della nostra cagnolina con un cibo per cuccioli più ricco di grassi e
proteine e più adatto a sostenere gravidanza ed allattamento.
Prepariamo una cassa
da parto adeguata e antischiacciamento con intercapedini laterali ed una
lampada rossa riscaldante da mettere sopra mamma e cuccioli. Facciamo scortai
di giornali vecchi e asciugamani.
Verso i 50 giorni e comunque dopo la mineralizzazione dello
scheletro del feto( prima gli scheletri non sono rilevabili) è possibile effettuare
una radiografia per sapere quanti
sono i cuccioli, cosa quasi impossibile da fare con l’ecografia. Perché conoscere
il numero dei feti? Per sapere se il cane ha in effetti espulso tutti i
cuccioli con il parto oppure c’è qualche feto ritenuto che se lasciato li
compromette la vita del nostro cane, così o si fa una radiografia prima del
parto ( alcuni però temono l’effetto dei raggi x sui feti e non utilizzano
questo esame) oppure a fine parto un veterinario con un ecografo portatile
dovrà venire a controllare che la cagna abbia veramente finito di partorire.
Parliamo con il
veterinario e ripetiamo 3 o anche 4 volte la domanda: sicuro che posso
chiamarti anche alle 4 di notte? In caso il nostro veterinario non vi assicuri
reperibilità dobbiamo organizzarci e trovare chi invece possa assicurarcela. I
CANI HANNO LA MERAVIGLIOSA BITUDINE DI PARTORIRE DI NOTTE! Nella maggior
parte dei casi il cane farà tutto da solo ma se qualcosa dovesse andare storto
dobbiamo sapere a chi rivolgerci.
I segnali che il parto è imminente sono la perdita di
appetito ( non è però una regola) e l’abbassamento della temperatura corporea
da –38°/39°a 37° a causa del’’ abbassamento del progesterone ematico. Questò
però può capitare anche 24 h prima dell’espulsione
del primo feto. Segnali che invece il cane stà per partorire a breve sono
irrequietezza, pianto e soprattutto l’impulso di scavare per crearsi una tana,
respirerà affannosamente e probabilmente girerà su se stessa. Arriverà alla rottura
delle acque. Da questo momento in poi non dovrebbero passare più di 4 ore dall’espulsione
del primo feto, se così fosse è consigliabile contattare il veterinario, cosi
come se dovesse passare troppo tempo tra l’espulsione di un feto e l’altro. Qualche
cucciolo può restare incastrato ( spesso capita quando la presentazione è
podalica), potremmo prima di chiamare il veterinario provare ad aiutarlo
tirandolo (LEGGERMENTE) verso il basso con movimenti ondulatori. La mamma pulirà i cuccioli energicamente e
provvederà a rianimarli , se doveste però vedere che un cucciolo non si rianima
allora sarà necessario liberare le vie aeree con un panno, soffiare lievemente
nel naso del cucciolo e massaggiarlo energicamente. Stesso discorso vale se la
mamma non libbera immediatamente il cucciolo dal sacco nel quale nasce avvolto,
allora anche in quel caso saremo noi ad aiutarla.
Un parto può durare anche 24 ore ed in genere gli ast partoriscono
spesso di 8/10 cuccioli così ci si aspetta in genere una media di 8/12 ore di
travaglio, considerando che nella maggior parte dei casi partoriscono di notte
e che la cagna non può di certo essere lasciata sola ( la frase fate fare alla
natura è come dire ad una donna di partorire attaccata ad un albero in giardino….
) dobbiamo prepararci ad una lunga notte insonne e a prendere qualche giorno
dal lavoro.
LA GESTIONE DELLA
CUCCIOLATA
Finalmente sono nati
tutti! A questo punto non ci resta che controlla che tutti i cuccioli
ricevano il latte materno e che la mamma sappia dove mettere i piedi quando
rientra nella cassa. La prima settimana non li lascio quasi mai, controllo che
la mamma non li schiacci accidentalmente, attacco alle mammelle della mamma con
frequenza i cuccioli più piccoli e sopratutti mi assicuro che la mamma mangi
adeguatamente anche a costo di cucinarle 3 volte al giorno se non mangia i
croccantini!!! L’allattamento è duro e avrà bisogno di tanta energia.
Un fattore molto importante è il calore, i cuccioli devono avere
una lampada riscaldante e la stanza una temperatura di 22/25 gradi. Questa
accortezza funziona anche come prevenzione contro un eventuale Herpes virus
rimasto latente.
A circa 3 settimane dobbiamo fare la prima sverminazione sui
cuccioli ma anche sulla mamma secondo le indicazioni del nostro veterinario, la
sverminazione sui cuccioli va ripetuta per almeno 2 volte prima della consegna
al nuovo proprietario. Dopo i 45 giorni possiamo vaccinare i cuccioli,
inoculare il microchip e registrarli all’ASL canina. Intanto ci occuperemo
anche della registrazione dei cuccioli all’ENCI per ottenere il pedigree ( per
info www.enci.it) . Verso i 20 giorni chiediamo al veterinario di
spuntare le unghie dei cuccioli in modo che facciano meno male possibile alla
mamma mentre allattano. ( NON FACCIAMOLO DA SOLI se non abbiamo esperienza, e
unghie dei cuccioli sono vascolarizzate, rischiamo di fargli MALE!).
Quando i cuccioli hanno ormai aperto gli occhi e camminano è
il momento di pensare allo SVEZZAMENTO!!!! Bisogna comprare delle crocchette
STARTER che inizialmente andranno inumidite in acqua calda o come faccio io addirittura
frullate per passare gradualmente al cibo solido.
RICIORDATE i cuccioli vanno tenuti alla luce naturale è
possibilmente spesso al sole per favorire un corretto sviluppo scheletrico
favorendo l’assimilazione di vitamina D ed un corretto equilibrio calcio
fosforo!!!
In secondo luogo i cuccioli vanno alimentati con mangime di
QUALITA’!
Preparate poi una zona dove tenere i cuccioli una volta che
camminano ed escono dalla cassa perché qui arriva il difficile! Andranno puliti
continuamente e devono restare con la mamma almeno fino a 60 giorni di vita,
almeno!
Ci rendiamo che non è proprio una passeggiata ma un grosso
impegno e una responsabilità e soprattutto che le spese per il mantenimento di
una cucciolata sono tante! Detto questo faccio i miei migliori auguri a chi si
appresta ad iniziare questa meravigliosa esperienza.
SE INVECE NON VOGLIO
CUCCIOLI MA HO IN CASA MASCHIO E FEMMINA?
Se maschio è femmina convivono dobbiamo essere consapevoli
che evitare una cucciolata può rivelarsi un impresa davvero ardua. Io stessa
con una delle mie prime femmine combinai un bel macello, non riuscii ad evitare
che nascessero alcune cucciolate ravvicinate tanto da dover sterilizzare la
femmina dopo che aveva partorito per ben 4 volte! Dopo le prime due gravidanze
volute si susseguirono due calori, uno silente ( non ci si accorge che la
femmina è in calore) e nel successivo il maschio riuscì a scalare la recinzione.
I maschi con le femmine in calore aprono
porte chiuse a chiave, aprono buchi
nelle recinzioni o addirittura come nel mio caso le scalano!!!!! Credetemi per
tenere separati un maschio e una femmina che vogliono accoppiarsi ci vogliono
divisori adeguati e controlli continui . Questa cosa, imperdonabile per un
allevatore ma anche per un privato mi convinse a costruire delle vere e proprie
fortificazioni affinchè non si ripetesse il problema e per preservare la salute
delle mie femmine. Una femmina non deve
mai partorire prima del 2 calore, riposare tra un calore e un altro, non avere
mai più di 5 cucciolate nella vita e non partorire dopo i 7 anni di età così
come da codice etico di allevamento diffuso dall’ENC. Considerate poi che anche
se non avete un maschio in casa potete (mi è successo pure questo) trovarvi in
giardino il cane del vicino. Il farmaco Abortivo è molto impegnativo per la
cagna e il veterinario vi consiglierà di lasciarla partorire.
La soluzione? La sterilizzazione è sempre a parer mio una
buona idea. Una femmina che non partorisce mai va poi incontro a patologie
uterine come il piometra ecc. Se invece non volete sterilizzare la cagna questa
va tenuta separata dal maschio con molta attenzione, ricordate che una femmina
può essere fertile dal 3° giorno di calore oppure esserlo ancora dopo 17
giorni.
Annalisa L.
Come mi devo comportare con il maschio Padre che vive in casa e meglio tenerli divisi quando presentargli i suoi cuccioli .lui e molto buono e protettivo nei confronti della gestante .mi può dare qualche consiglio.j
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